Un viaggio di formazione, immersione e rispetto. Un cammino per comprendere che la natura non si osserva soltanto: si ascolta, si vive e si custodisce. Un viaggio nato dalla collaborazione tra Chiara Grasso, etologa e scrittrice, e The Labyrinth, tour operator di turismo responsabile.
In questo modo, riuscirai a vivere il Sudafrica non come un turista, ma come esploratore, osservatore e custode della vita selvatica in formazione. Accompagnato dall’etologa Chiara Grasso, trascorrerai dieci giorni nel cuore della savana, immerso nei ritmi della natura e nelle pratiche quotidiane delle guide ambientali. Sarà un’esperienza di apprendimento profondo, che unisce conoscenza scientifica, esperienza diretta e consapevolezza ecologica.
Dal sorgere del sole al cielo stellato, parteciperai a safari naturalistici, attività di conservazione e lezioni di ecologia applicata sul campo. Imparerai a leggere le tracce e i segni della fauna, a riconoscere i richiami degli uccelli, a interpretare i comportamenti animali e a muoverti nella boscaglia in sicurezza. Ogni giornata diventerà un incontro — con la fauna, con gli ecosistemi e con il senso più profondo del rispetto per la vita selvaggia.
Dormirai sotto le stelle, contribuirai a progetti di ricerca su specie minacciate, riceverai nozioni pratiche di bushcraft e di fotografia naturalistica. Ascolterai le storie della savana accanto al fuoco, tra i suoni della notte e i racconti di chi ha dedicato la propria vita alla tutela degli animali. Questo non è un semplice safari, ma un percorso di formazione ambientale, dove la conoscenza si trasforma in consapevolezza, e la consapevolezza in cura.
Partenza dall’Italia per Johannesburg. Pernottamento in volo. Poi a seguire volo interno per Hoedspruit.
Volo interno per Hoedspruit (lo stesso indicato nel giorno 1) e trasferimento al campo, i partecipanti vengono accolti con calore dal team locale e ricevono un primo orientamento per ambientarsi nella nuova realtà del bush (ovvero la savana, la macchia selvatica). Dopo il check-in e un momento di ristoro, l’avventura inizia con un safari pomeridiano o serale: il primo sguardo sull’immensità della savana.
Durante questo primo incontro con la natura, si impara a leggere il paesaggio, a riconoscere le dinamiche dell’ecosistema e a comprendere il ruolo vitale di ogni specie. Si partecipa anche all’installazione delle fototrappole, contribuendo in modo concreto al monitoraggio della fauna.
La giornata si conclude intorno al fuoco, sotto il cielo stellato africano. La cena condivisa diventa occasione per introdurre i temi della sicurezza, dell’etologia di base e dell’osservazione consapevole della vita selvatica.
Trasferimento:
Da Aeroporto di Hoedspruit – Eastgate [HDS] → Mahlahla Game Lodge
Modalità: trasferimento privato
Il giorno comincia con una bevanda calda e l’alba che filtra tra gli alberi. La mattina è dedicata ai suoni e ai colori dell’avifauna africana. Durante il safari, i partecipanti imparano a riconoscere i richiami, le forme di comunicazione e i comportamenti di nidificazione di diverse specie. Al rientro, una ricca colazione e un po’ di riposo permettono di assimilare quanto appreso. Nel pomeriggio, si esplorano le zone umide, osservando la transizione dalla vita diurna a quella notturna: un momento perfetto per ascoltare, con sensibilità etologica, i cambiamenti del paesaggio sonoro. Al tramonto, un drink accompagna la quiete della savana, poi una presentazione attorno al fuoco sui cosiddetti “uccelli indicatori”, specie la cui presenza segnala lo stato di salute dell’ecosistema. Si conclude con una cena conviviale e un brindisi sotto le stelle.
La giornata inizia con una passeggiata mattutina dedicata all’arte del tracking: riconoscere orme, escrementi, segni sugli alberi e leggere le storie che la natura scrive sul terreno. Attraverso un safari e una camminata nella boscaglia, i partecipanti imparano a interpretare i comportamenti animali e a sviluppare un’osservazione attenta e rispettosa. Dopo il brunch e un momento di relax, il pomeriggio si trasforma in un laboratorio pratico: una pista animale simulata mette alla prova le competenze acquisite. Il giorno termina con un aperitivo al tramonto e una breve introduzione al cielo notturno australe, dove le costellazioni diventano mappe di orientamento, oltre che di meraviglia.
Il mattino è dedicato all’osservazione delle piante, degli impollinatori e dei piccoli invertebrati che sostengono l’equilibrio della savana. Si scoprono le connessioni invisibili tra erbe, arbusti, ragni, api e farfalle — un universo fragile e indispensabile alla sopravvivenza di tutti gli esseri viventi. Nel pomeriggio, si entra nel mondo della fotografia naturalistica e della comunicazione etica: come raccontare la biodiversità senza invaderla, come catturare un’immagine che diventi testimonianza e non possesso. La giornata si chiude con un aperitivo panoramico e una cena sotto le stelle.
Il giorno si apre con una bevanda calda e il primo respiro d’aria fresca nella boscaglia. Il sole sorge lento, e con lui i suoni della savana: un’orchestra naturale che accompagna la giornata. Durante il safari mattutino, si esplora il mondo degli alberi — maestri silenziosi della savana. Si imparano i loro nomi, le caratteristiche delle cortecce, i profumi delle resine, gli usi tradizionali come rimedi o strumenti. Si scopre come ogni albero, nel suo ciclo vitale, custodisca il legame invisibile tra acqua, suolo e vita. Dopo il rientro al campo, un ricco brunch accoglie i partecipanti. Le ore centrali del giorno scorrono lente, tra riposo, piscina e contemplazione. Nel primo pomeriggio iniziano i preparativi per la notte più speciale del viaggio: la notte sotto le stelle, il sleepout.
Si organizzano gli zaini, si sistemano gli strumenti, si scelgono i punti per il campo temporaneo. I partecipanti che aderiscono portano con sé materassini e sacchi a pelo. Con il tramonto, il gruppo si mette in cammino per un’ultima esplorazione diurna: i colori si fanno più caldi, le ombre lunghe, l’aria vibra di attesa. Raggiunta la radura prescelta, il campo viene allestito insieme. Il fuoco diventa il centro di gravità attorno al quale si cucina, si racconta e si osservano le stelle.
La serata prosegue con un’osservazione del cielo australe e racconti della tradizione Shangaan, intrecci di mito e memoria che restituiscono alla savana la sua dimensione spirituale e antica.
È un momento di silenzio e gratitudine, dove il cielo e la terra sembrano incontrarsi.
Nota: materassini e sacchi a pelo non inclusi (disponibili su richiesta con supplemento).
L’alba illumina il bush come un lento risveglio collettivo. Dopo un caffè o un tè caldo, il gruppo osserva la luce che filtra tra le acacie e il respiro della savana che riprende ritmo. Prima di partire, il campo viene smontato con cura, lasciando il luogo così come è stato trovato — un gesto di rispetto, principio fondamentale di ogni percorso ecologico. Il ritorno al lodge avviene a piedi, accompagnato dai suoni della mattina e dalla soddisfazione di chi ha dormito sotto un manto di stelle. Dopo un brunch ristoratore, il pomeriggio è dedicato a una sessione teorica e pratica sulla telemetria GPS: uno strumento essenziale nella conservazione moderna. Chiara e il team locale spiegano come funzionano i collari GPS utilizzati per il monitoraggio della fauna selvatica, come si leggono i dati e come la tecnologia può diventare un’alleata della tutela ambientale. Segue una parte pratica: i partecipanti, dotati di dispositivi portatili, imparano a registrare punti di riferimento, a mappare percorsi e a triangolare posizioni, esercitandosi nella lettura del territorio e nell’orientamento. Durante il rientro, il gruppo si ferma presso una pozza d’acqua per un aperitivo al tramonto, recuperando anche le fototrappole installate nei giorni precedenti. La giornata si conclude con una cena tradizionale preparata dallo staff locale e un cerchio di condivisione intorno al fuoco, dove si riflette insieme sull’equilibrio tra conoscenza, tecnologia e rispetto per la natura.
Il settimo giorno si apre in silenzio. Una bevanda calda, l’alba e la sensazione che qualcosa dentro di sé stia già cambiando. Il mattino è dedicato a un progetto di conservazione pratica nella riserva: si partecipa ad attività come la rimozione di specie vegetali invasive, il ripristino di aree naturali, la manutenzione di punti d’acqua o la verifica di eventuali trappole illegali. Si lavora insieme, in piccoli gruppi, sperimentando la cooperazione tra persone e ambiente. Dopo il brunch, le ore centrali sono lasciate libere per il riposo, la scrittura o la riflessione personale. Nel pomeriggio, il programma si adatta agli interessi del gruppo: può includere laboratori di comunicazione ambientale, momenti creativi o ulteriori attività sul campo. Prima del tramonto, ci si ritrova al capanno per il birdwatching: un momento di quiete assoluta, dove lo sguardo e l’ascolto diventano una sola cosa. Al rientro, la cena è preceduta da una serata speciale di condivisione: foto, video, testimonianze e racconti raccolti durante la settimana vengono mostrati al gruppo, trasformando l’esperienza individuale in un racconto collettivo. La serata si chiude con una cena allo spiedo sotto le stelle, in un clima di celebrazione, riconoscenza e connessione.
L’ultima mattina nella riserva inizia con la luce dell’alba e un senso di gratitudine. Dopo una bevanda calda, si tiene una breve sessione di gruppo dedicata all’etica della conservazione: come vivere la relazione tra uomo e natura in modo sostenibile, come viaggiare responsabilmente, come essere ambasciatori di rispetto e tutela della fauna. Segue una colazione tradizionale calda. Alle 10:00, si parte lungo la spettacolare Panorama Route, un viaggio panoramico tra i paesaggi drammatici del Drakensberg Escarpment. Nel pomeriggio si esplora il Blyde River Canyon, uno dei più grandi canyon verdi del mondo. Si visitano i punti panoramici delle Three Rondavels, si osservano ippopotami e coccodrilli lungo il fiume, ci si tuffa nelle piscine naturali e si pranza con un picnic immerso nella foresta. La giornata si conclude con il check-in al Blyde Canyon Resort, una cena abbondante e il meritato riposo tra le montagne.
La giornata inizia con calma, con una bevanda calda e l’aria fresca del mattino.
Oggi si percorre l’intera Panorama Route, una delle strade più scenografiche del Sudafrica. Le tappe includono le Bourke’s Luck Potholes, scavate dall’acqua in secoli di erosione; la God’s Window, con il suo panorama vertiginoso sulla pianura del Lowveld; e la Pinnacle Rock, una colonna di basalto che si innalza maestosa sopra la foresta. Il pranzo si svolge all’aperto, in un punto panoramico, tra vento, profumi e viste che restano nel cuore. Dopo pranzo, si visita il mercato dell’artigianato locale, dove acquistare oggetti realizzati a mano dalle comunità del posto. La giornata si conclude con una cena di gruppo finale, un momento conviviale in cui si condividono emozioni, riflessioni e legami nati nel cammino.
L’ultima mattina è lenta, dolce, colma di nostalgia. Dopo la colazione, si prepara il bagaglio con calma, lasciando che gli occhi si riempiano ancora una volta dei colori del canyon. Il trasferimento verso l’aeroporto di Hoedspruit – Eastgate segna la fine del viaggio, ma non della trasformazione iniziata. Chi parte porta con sé i ricordi della savana, i volti incontrati, i suoni della notte africana, e soprattutto un nuovo sguardo sul mondo: quello di chi ha imparato a osservare, ascoltare e rispettare.
All’arrivo a Johannesburg, volo in direzione Italia. Pernotto in volo.
Arrivo in Italia.