Brasile Responsabile, Bahia e Chapada diamantina | Speciale Yemanjà: divinità delle acque e dei mari

*a partire da
€ 0,00
15 giorni

C’è un luogo in Brasile dove la terra respira memoria e canta la resistenza. Una terra dove le tradizioni africane si sono intrecciate con le radici indigene, generando visioni, lotte e saperi che ancora oggi nutrono le comunità, le foreste e la spiritualità. Una terra che vibra al ritmo dei tamburi e che emana i profumi delle sue tradizioni. Questa terra si chiama Bahia, conosciuta anche come “Africa do lado de cà” (l’Africa di questo lato del mondo).
 
In questo viaggio di 14 giorni, entreremo nel cuore vivo e complesso di uno dei territori più simbolici del Brasile. Partiremo da Salvador, città sacra alla diaspora africana, dove la capoeira, il candomblé e il samba de roda raccontano storie di schiavitù e liberazione, di sincretismo e sopravvivenza. Cammineremo per il Pelourinho con chi ci è nato e ne ha vissuto la trasformazione, ascolteremo il battito delle feste popolari, i silenzi della fede, le parole della resistenza nera e indigena. In particolare, in questa edizione speciale avremo l’enorme opportunità di vivere una delle più autentiche feste tradizionali che celebra la grande madre delle acque, Yemanjà, entità del candomblé che simbolizza protezione, maternità, fertilità. Una celebrazione che va molto aldilà di un semplice gesto e rappresenta una fede radicata in tradizioni antiche.

Costo del viaggio:

Non include volo e assicurazione

Principali impatti di viaggio

Descrizione viaggio

Ci addentreremo poi nella Chapada Diamantina, un altopiano di canyon e cascate, dove la natura si fa maestra e rifugio. A Lençóis, saremo ospiti del Reservado Cajuzeira, una riserva naturale di 400 ettari dove Carolina, la sua guardiana, si occupa di preservare la natura e coltivare un altro modo di vivere attraverso l’implementazione di pratiche sostenibili e sistemi di agroforestazione, oggetto di studio per ricercatori, studenti e per chi crede in una vita in armonia con l’ambiente che ci circonda. In questa stessa regione, conosceremo la comunità quilombola del Remanso, che ci accoglierà con il suo samba, i suoi racconti e la sua lotta per la terra, oltre a presentarci alcune delle ricchezze naturali della regione. Nel Vale do Capão, il villaggio più alternativo della Chapada, tra artigiani e cascate mozzafiato, conosceremo un Brasile che sperimenta la convivenza, la spiritualità e l’ecologia come possibilità politica.
 
Lungo il nostro cammino dalla montagna verso il mare, ci fermeremo al Kilombo Tenondé, per immergerci in un laboratorio vivente di autonomia e cultura afrodiscendente, guidati dal Mestre Cobra Mansa, guardiano e diffusore della capoeira d’Angola. Pianteremo, cucineremo, danzeremo: non per assistere, ma per partecipare. Infine, giungeremo a Serra Grande, nella Costa do Cacau, dove le comunità rurali e indigene Tupinambá stanno riscrivendo il futuro attraverso la coltivazione consapevole del cacao, l’educazione orale, la protezione della foresta e dei suoi encantados (guardiani della natura).
 
Bahia Afrodiscendente e Comunitaria è più di un itinerario: è un attraversamento etico, culturale e spirituale. Un invito a entrare in relazione, a spogliarsi dello sguardo turistico e ad abitare la complessità. È un tempo collettivo per riscoprire cosa significa appartenere a una terra — anche quando non è la nostra — e sentirci in famiglia, anche lontano da casa.

1° giorno - Salvador | Accoglienza in una terra che vibra

Partenza dall’Italia e arrivo a Salvador de Bahia, prima capitale del Brasile coloniale e mosaico vivente di storia, resistenza e cultura: è passata ad essere il principale porto della tratta atlantica degli schiavi, nonché teatro di profonde angherie coloniali, e luogo di resistenza e rinascita. Infatti, le culture africane deportate e le radici indigene già presenti sul territorio hanno dato vita a spiritualità, musica, cucina e pratiche comunitarie che ancora oggi definiscono l’identità della città, e nella quale noi entreremo. Con la più alta presenza afrodiscendente fuori dall’Africa, Salvador è un simbolo vivo di memoria, lotta e reinvenzione culturale, dando così forma a uno dei territori più interessanti e vibranti dell’intera regione latinoamericana. Check-in nella Pousada da Mangueira o simili nella zona di Pelourinho, famoso quartiere del centro storico dove scopriremo e percepiremo sul nostro corpo le vibrazioni di una storia di schiavità che ha ritrovato la sua via identitaria. Incontro con la mediatrice culturale italiana che ci accompagnerà lungo tutto il viaggio e ruota di presentazione per poi cenare e passeggiare nel quartiere di Santo Antonio Além do Carmo, zona bohemia con gallerie d'arte e proposte gastronomiche svariate. Pranzo e cena liberi.

2° giorno - Salvador | Navigando tra storia, spiritualità e cultura afrodiscendente

Colazione in pousada. Visita del centro storico di Pelourinho assieme a Carlos, guida locale nata e cresciuta in questo “barrio” e testimone della sua trasformazione lungo il tempo. Qui Carlos ci racconterà dettagli connessi alla deportazione degli schiavi africani e alla cultura che è nata attraverso la loro presenza sul territorio. Vedremo diversi aspetti del Candomblè, religione di matrice africana praticata a Bahia, e di come la popolazione di Salvador è guidata spiritualmente da questa tradizione. Dopo pranzo, visita alla Feira de São Joaquim, il più grande e autentico mercato popolare di Salvador, un labirinto di bancarelle che riflette l’anima della città. Qui si trovano spezie, erbe medicinali, oggetti sacri del candomblé e ingredienti tipici della cucina baiana, frutto dell’incontro tra culture africane, indigene ed europee. È un luogo vibrante, dove il sincretismo religioso e le tradizioni ancestrali si mescolano al quotidiano, offrendo un’esperienza sensoriale e culturale unica. Visiteremo la Igreja Nossa Senhora do Bonfim, il santuario più venerato di Salvador. Costruita nel XVIII secolo, è il fulcro del sincretismo religioso tra cattolicesimo e candomblé, dove il Senhor do Bonfim si associa all’Orixá Oxalá; le celebri fitinhas colorate, legate alle grate della chiesa, rappresentano preghiere e desideri, trasformandola in un luogo di profonda spiritualità e connessione con le radici del popolo baiano. Qui realizzeremo un piccolo rituale personale per esprimere ognuno di noi la propria intenzione per questo viaggio, per poi attaccare la fitinha alla cancellata della chiesa. A seguire, in base al tempo disponibile, decideremo insieme se andare direttamente a cena o se rientrare in pousada per riposare. Terminiamo la giornata con il rientro entro le 21 per svegliarci all’alba. Pranzo e cena liberi.

3° giorno - Festa di Yemanjà, madre delle acque e dei mari

Colazione libera. Ci sveglieremo prima dell’alba per vestirsi di bianco-azzurro ed entrare nell’atmosfera di questo giorno speciale e di grande reverenza: la festa di Yemanjà, una giornata totalmente dedicata all’Orixà Yemanjà, la madre delle acque e dei mari, protettrice dei pescatori e spesso rappresentata come una sirena. Questa celebrazione ebbe inizio quando nel 1923 alcuni pescatori del quartiere di Rio Vermelho, in difficoltà per la scarsità di pesce, fecero offerte alla divinità per ottenere il suo favore, e da allora la tradizione si è consolidata come un omaggio annuale a questa potente Orixá. Mentre il sole nascerà, la spiaggia di Rio Vermelho comincerà a popolarsi di persone che faranno le sue offerte al mare, chiedendo benedizione e protezione alla Mae Yemanjà. Allo stesso modo potremo fare noi, regalando un fiore bianco al mare e facendo le nostre orazioni, come un gesto di rispetto e riverenza alla Grande Madre. La colonia di pescatori che organizza l’evento preparerà anche la Casa de Yemanjà, un piccolo tempio in onore all’Orixà e altro punto di incontro e orazione molto frequentato in questa occasione. Durante questa giornata, prenderemo quindi le forme di questa festa sacra, assumendo assieme alla popolazione locale “l’immagine e somiglianza” della madre delle acque e dei mari. Al pomeriggio ci sarà del tempo libero per riposare o seguire le celebrazioni in maniera autonoma. Pranzo e cena liberi.

4° giorno - Verso la Chapada Diamantina | Rigenerazione socio-ambientale attraverso agroecologia e incontro comunitario

All’alba lasciamo Salvador per addentrarci nel cuore della Chapada Diamantina, regione di montagne sacre, valli profonde e comunità resilienti. Colazione lungo il tragitto (libera). Dopo circa 6-7 ore di viaggio, arriviamo a Lençóis, cittadina coloniale e porta d’ingresso alla Chapada, e proseguiamo fino al Reservado Cajuzeiro, riserva naturale e progetto agroecologico e comunitario che ci ospiterà per i prossimi giorni. Il pranzo è il nostro primo incontro con la terra: una vera esperienza gastronomica preparata con alimenti provenienti dall’agroforesta e dalle famiglie locali — moqueca di mamão verde, escondidinho di ora-pro-nobis, godò di banana, pesce al vapore nella foglia di banano. Più che un pasto, un’introduzione sensoriale a questo progetto e una connessione profonda con i frutti di questa terra. Nel pomeriggio, ci riuniamo in ruota di dialogo per conoscere il senso profondo di questo luogo: una riserva preservata e rigenerata attraverso la permacultura, che promuove pratiche di riforestazione, autosufficienza e cooperazione tra essere umano e natura. È un tempo per ascoltare, porre domande, lasciarci ispirare da chi ha scelto di restare e curare. La sera, in base all’energia del gruppo, potremo uscire per una passeggiata tra i vicoli di Lençóis, tra pietre antiche e caffè bohémien, o rimanere nel silenzio del Reservado, per cenare insieme e prepararci a ciò che verrà. Pranzo e cena liberi.

5° giorno - Quilombo do Remanso | Tra biodiversità, memoria viva e samba

Colazione al Reservado (inclusa). Oggi ci muoviamo lentamente, seguendo il ritmo dell’acqua e della storia. Salpiamo a bordo di piccole imbarcazioni per attraversare i paesaggi acquatici del Marimbus, un ecosistema tra fiume e palude che custodisce biodiversità e bellezza. A guidarci sono membri del Quilombo do Remanso, comunità afrodiscendente nata dalla fuga degli schiavi dalle fazendas coloniali, che oggi custodisce e trasmette saperi, pratiche agricole e visioni del mondo radicate nella terra. Attracchiamo al villaggio per condividere un pranzo tradizionale (a carico dei partecipanti) e partecipare a momenti di genuino scambio. Le parole si intrecciano con i gesti, i racconti con i volti delle persone. Il pomeriggio si apre con il samba de roda, espressione culturale nata dalla resistenza, in cui corpo, ritmo e spiritualità si fondono in cerchio. Non si assiste, per chi desidera: si partecipa. Al termine, rientriamo al Reservado Cajuzeiro. La serata è libera: possiamo riposare o ritrovarci intorno al fuoco, per lasciar decantare ciò che abbiamo vissuto, condividere silenzi, parole, canti. Un giorno denso, che parla di acqua, radici e comunità. Cena libera.

6° giorno - Vale do Capão | Il villaggio più alternativo della Chapada Diamantina

Colazione al Reservado (inclusa). Lasciamo Lençóis per conoscere la perla più alternativa della Chapada Diamantina, il villaggio di Vale do Capão, luogo simbolico di convivenza comunitaria, spiritualità e rispetto per la terra. Il tragitto dura circa due ore, tra panorami montani e silenzi che preparano all’incontro. Arriviamo in tarda mattinata, giusto in tempo per immergerci nel mercato tradizionale, spazio vivo di scambi, colori, dialoghi e relazioni. Qui ci attende una ruota di dialogo con Dinha, artigiana locale la cui espressione artistica si presenta nell’arte di intrecciare paglia per produrre borse, stuoie, e altri prodotti artigianali. Per lei non solo un’attività che la sostiene, ma un atto meditativo. Nel pomeriggio, libertà di ascoltarsi: chi vorrà potrà riposare tra la natura accogliente della pousada, chi preferisce potrà camminare fino al Rio Preto o immergersi nelle acque del Riachinho al tramonto, in uno dei paesaggi più suggestivi della valle. Un giorno pieno di ritmi ma anche di silenzi, tra le parole di chi vive questa valle fin dalla nascita e i suoni di un ecosistema unico, tra cultura vissuta e natura che accoglie. Pranzo e cena liberi.

7° giorno - Vale do Capão | L’immensità dentro e fuori

Colazione in paese (libera). Oggi dedichiamo l’intera giornata all’escursione verso la Cachoeira da Fumaça, una delle cascate più alte del Brasile e immagine iconica del Vale do Capão. Il cammino è impegnativo ma ricco di bellezza e viste pazzesche sulla valle: attraversa altipiani, piante medicinali, vallate maestose e ci conduce fino a un punto panoramico dove l’acqua non cade, ma si dissolve nel vento come fumo leggero prima di raggiungere il fondo valle. Un luogo che invita all’ascolto, alla verticalità, alla contemplazione. Consumiamo insieme un pranzo al sacco (libero) in cima alla vetta e, nel tardo pomeriggio, rientriamo nel villaggio per una passeggiata a Caeté-Açu, il cui nome in lingua indigena significa “foresta veramente grande”. È un piccolo centro abitato che conserva l’anima della valle: case semplici, volti accoglienti, botteghe artigiane e ristoranti che raccontano la storia di chi ha scelto di vivere in armonia con questo territorio. Concludiamo la giornata con una cena in paese (libera) condividendo il passo lento e radicato di chi vive la Chapada come casa e visione.

8° giorno - Kilombo Tenondé | Verso la terra della resistenza

Colazione in paese (libera), lasciamo il Vale do Capão per intraprendere un nuovo attraversamento: circa sette ore di viaggio ci conducono verso sud, tra foresta atlantica, villaggi rurali e strade rosse di terra, fino a Kilombo Tenondé, comunità agroecologica e spazio di radicamento culturale e spirituale fondato da Mestre Cobra Mansa. Dopo una pausa pranzo lungo il cammino (pranzo libero), arriviamo nel tardo pomeriggio, accolti dalla quiete del luogo e dall’intensità della sua storia. La sera condividiamo una cena comunitaria (inclusa), seguita da una ruota di conversa con Mestre Cobra Mansa, figura storica della capoeira d’Angola e guardiano della memoria afrodiscendente. Con lui entreremo nel cuore pulsante del quilombo: una visione di autonomia, educazione, agroecologia e arte come forme contemporanee di resistenza, cura e unione. Un incontro che non è solo testimonianza, ma invito profondo alla responsabilità e alla trasformazione.

9° giorno - Kilombo Tenondé | Corpo, terra e celebrazione

Colazione inclusa. Il giorno comincia al mattino presto, con una classe di capoeira d’Angola guidata dal Mestre Cobra Mansa: non solo arte marziale, ma gesto rituale, linguaggio di libertà e strumento pedagogico. Dopo la pratica, condividiamo una colazione agroecologica, con cibi prodotti nel quilombo o nelle terre circostanti, coltivati secondo principi di equilibrio tra uomo e natura. La mattinata prosegue con una visita guidata al Kilombo, durante la quale ascolteremo racconti sulla visione che unisce questa comunità, i percorsi di autonomia territoriale, le relazioni tra spiritualità, agroforesta e resistenza. Per chi lo desidera, è possibile immergersi nelle acque del fiume vicino, luogo sacro e rigenerante. Nel pomeriggio, ci dedichiamo a un’attività di piantumazione o partecipiamo alla preparazione collettiva dell’acarajé, guidati da una donna baiana del quilombo. La cucina diventa spazio politico e affettivo, dove ogni ingrediente racconta una storia di migrazione e permanenza. La sera si apre in cerchio, con una festa comunitaria fatta di samba, musica, parole condivise e piccoli riti di celebrazione. È un momento di restituzione, di gratitudine e di appartenenza. Una notte che rimane nel corpo, come memoria viva di ciò che è possibile quando la comunità è al centro. Pranzo e cena inclusi.

10° giorno - Dal Kilombo Tenondé a Serra Grande | Capoeira, transizione e oceano

Salutiamo il Kilombo Tenondé con un’ultima lezione di capoeira all’alba, gesto di congedo e gratitudine. Dopo una colazione condivisa (inclusa), prepariamo il cuore al passaggio verso un nuovo paesaggio: lasciamo la foresta interna e ci dirigiamo verso la costa atlantica, in direzione di Serra Grande, tra Itacaré e Ilhéus (circa 3 ore di viaggio). All’arrivo, veniamo accolti nel Sítio Vida Araponga o simile, immerso tra foresta e fiumi. Il resto della giornata è dedicato al riposo in spiaggia, per lasciar sedimentare quanto vissuto, camminare sulla sabbia, ascoltare l’oceano. Nel tardo pomeriggio, ci muoviamo per una passeggiata nel piccolo paese di Serra Grande, dove vita rurale e cultura popolare si intrecciano con progetti comunitari e visioni agroecologiche. Concludiamo con una cena tra sapori locali. Pranzo e cena liberi.

11° giorno - Serra Grande | Cacao, famiglia e sapori di Bahia

Colazione inclusa. Dedichiamo l’intera giornata alla scoperta di un progetto comunitario legato al cacao, dove la coltivazione agroforestale si intreccia con gli incanti della foresta, pratiche ecologiche e memoria collettiva. Accompagnati dai custodi del luogo, camminiamo tra sentieri di cacao e alberi di frutta tropicale, imparando il ciclo del cioccolato artigianale: dalla terra alle mani. Segue un pranzo in famiglia (incluso), occasione di dialogo con la comunità che ci accoglie. Al ritorno, ci prendiamo un momento di riposo ritornando in pousada per uscire più tardi a cena. Cena libera.

12° giorno - Serra Grande | Educazione ancestrale e memoria tra acque dolci e salate

Colazione inclusa. Dopo una mattinata di riposo, il pomeriggio si apre con due possibilità, entrambe radicate nel dialogo e nella relazione con il territorio. Potremo partecipare a una ruota di dialogo con Maria Agraciada, educatrice e discendente del popolo indigeno Tupinambá, fondatrice dell’Istituto Etno: un progetto che restituisce centralità all’oralità e all’educazione comunitaria come forma di resistenza e cura (attività soggetta a conferma disponibilità). In alternativa, ci attende un’escursione in canoa lungo la foce del fiume Tijuipe, guidata da pescatori locali che, dopo la navigazione, ci accolgono con un barbecue di pesce in spiaggia e ci raccontano la loro storia. Il ritorno avverrà a piedi, con una camminata attraverso la Mata Atlântica, tra sabbia e sentieri nella foresta. In serata, spazio libero o possibilità di uscire e camminare per le strade di Itacarè, un altro piccolo villaggio della costa atlantica che offre diverse proposte gastronomiche ed eventi culturali. Pranzo e cena liberi.

13° giorno - Ritorno a Salvador | Ruota di dialogo finale

Colazione inclusa. Dopo colazione e una ruota di gratitudine, partiamo da Serra Grande per rientrare a Salvador (circa 7 ore di viaggio). Arriveremo in città nel tardo pomeriggio (in base alle condizioni del traffico) e dedicheremo tempo al riposo, per poi riunirci e goderci dell’ultima cena in vero stile baiano. Pranzo e cena liberi.

14° giorno - Volo per l’Italia

Colazione inclusa. Tempo libero per souvenir e spazio finale per restituire pensieri, emozioni e parole maturate durante il cammino. Un momento collettivo per onorare ciò che è stato, prima del rientro. Trasferimento per l’aeroporto. Volo per l’Italia.

15° giorno - Arrivo in Italia

Arrivo in Italia.

Cosa include il viaggio

Cosa non include il viaggio

Richiedi informazioni

Accetto l'informativa sulla privacy