Venerdì 14, sabato 15 e domenica 16 novembre vivremo tre giornate dedicate alla cosmovisione maya, tra cerimonie sacre del cacao e del fuoco e due laboratori esperienziali di approfondimento spirituale e simbolico. Lo faremo con l’intento di portare avanti, anche in territorio italiano, il percorso di ricerca e di studio che The Labyrinth coltiva da anni in Guatemala.
Sarà un onore accogliere nella nostra penisola un grande maestro e guida spirituale, Izaias Sajvin Mendoza, proveniente dalla comunità indigena di San Marcos La Laguna, sulle rive del lago Atitlán.
Le cerimonie e i laboratori — sempre tradotti in italiano — saranno un invito a riconnettersi con la propria medicina interiore, attraverso un’immersione nella cosmovisione maya vissuta e trasmessa da chi ne custodisce l’essenza ancestrale.
Durante i tre giorni ci muoveremo tra cerimonie del cacao e del fuoco sacro, insegnamenti sul Calendario Sacro Cholq’ij, i Nahuales, gli archetipi che reggono l’universo e il potere della parola condivisa.
Ogni momento sarà un’opportunità per ricordare la nostra connessione profonda con la Terra, con il Cielo, con il corpo e con le energie che ci attraversano.
Attraverso la forza e la saggezza della cosmovisione maya apriremo spazi di riflessione, liberazione e trasformazione, sostenuti dalla presenza preziosa di Izaias.
Le cerimonie e i laboratori saranno un viaggio di radicamento e rinascita, dove la spiritualità incontra la vita quotidiana e la conoscenza ancestrale si fa viva, concreta e accessibile.
Vi aspettiamo in questo spazio sacro.
Venerdì 14 novembre · dalle 20:30 alle 23:30 circa
Ritrovo alle ore 20:20 presso TerrAmare, Fattoria delle Emozioni, tra Pesaro e Fano.
Inizio laboratorio ore 20:30
Una serata per navigare tra le dimensioni spirituali che legano il cosmo all’essere umano.
Attraverso lo studio del Calendario Sacro Cholq’ij — strumento ancora oggi utilizzato per orientare cerimonie e pratiche spirituali — esploreremo i diversi tipi di guarigione nella medicina maya, intesi come processi di riequilibrio tra corpo, anima, spirito e comunità.
Scopriremo le fasi sacre della vita umana, suddivise in cicli di 13 anni, e il significato dei nahuales, le energie e archetipi che caratterizzano ognuno di noi.
Sarà un laboratorio “spirituale con i piedi per terra”, esperienziale e partecipativo, che unirà conoscenza, introspezione e pratica.
Sabato 15 novembre · dalle 10:00 alle 19:30 circa
Ritrovo alle ore 09:45 presso Città della Luce, Trecastelli, Ancona.
Inizio cerimonia ore 15:00
Al mattino: laboratorio sull’uso sacro del cacao nella Cosmovisione Maya
Obiettivo: Accompagnare i partecipanti a toccare, sentire e comprendere il cacao come strumento sacro di connessione, guarigione e trasformazione.
Principi guida:
1. Sacralità e intenzione
Il cacao non è “cioccolato rituale”, ma un dono sacro.
Ogni gesto — la preparazione, l’offerta, la condivisione — è un atto consapevole, carico di significato e intenzione.
2. Centralità del cuore
Il cacao apre il centro emozionale e ci permette di accogliere memorie, dolori, gratitudini e intuizioni.
È uno strumento per ascoltare ciò che vive oltre la mente discorsiva, nel linguaggio silenzioso del cuore.
3. Relazione con gli elementi
Il cacao vive in armonia con i quattro elementi — terra, acqua, fuoco e aria — che vengono invocati prima e durante il rito. Essi sostengono il processo di radicamento, purificazione e trasformazione.
4. Sovranità e auto-responsabilità
Ogni partecipante è invitato a essere co-creatore del rito, riconoscendo la propria responsabilità nel cammino di consapevolezza. Ascolto interiore, rispetto dei tempi, cura di sé e del gruppo sono parte della medicina del cacao.
5. Integrazione e condivisione
Il cacao lavora nel silenzio e nel dialogo, favorendo l’apertura, la connessione e la fiducia.
La condivisione in cerchio diventa uno spazio di empatia, gratitudine e mutua trasformazione.
Pomeriggio: Cerimonia sacra del cacao
Le cerimonie sacre del cacao sono momenti di profonda connessione con la Cosmovisione Maya, guidate dallo spirito dell’Ixcacao, la Dea del Cacao. Secondo il Popol Vuh, testo sacro dei Maya, il cacao è “il cibo degli Dei” e simbolo dell’amore, della guarigione e del legame con gli antenati.
Durante la cerimonia, che segue il Nahual del giorno, si lavora con le energie del fuoco, dell’aria, dell’acqua, della terra, del sole, delle montagne e degli animali, accompagnati da offerte, canti e strumenti ancestrali.
Bere insieme il cacao significa ritrovare le proprie radici, comprendere e trasformare emozioni profonde, aprirsi alla chiarezza e alla creatività: un atto di amore e riconnessione con sé stessi e con la Madre Terra.
Domenica 16 novembre · dalle 10:00 alle 14:00 circa
Ritrovo alle ore 9:45 presso TerrAmare, Fattoria delle Emozioni, tra Pesaro e Fano.
Inizio cerimonia ore 10:00
Durante la cerimonia del Fuoco, Izaias realizzerà il conteggio del tempo e dei nahuales che reggono l’universo.
In caso di maltempo, verrà proposta una cerimonia del cacao (Nahual 11 Aj), poiché la cerimonia del fuoco non può essere svolta al chiuso.
Approfondimento
La Cerimonia del Fuoco è uno dei riti più antichi e sacri della tradizione maya: un incontro tra l’essere umano, il tempo e gli elementi della natura. Il fuoco, Q’aq’aw, rappresenta il cuore del cosmo e custodisce la parola, la memoria e la trasformazione. Attorno ad esso si prega, si canta e si offrono semi, fiori, cacao, tabacco e parole sincere.
Guidata dal nahual del giorno, la cerimonia diventa un rito collettivo di purificazione e gratitudine, dove ogni partecipante entra in relazione con la propria energia e con il respiro della Terra. Il fuoco ascolta, accoglie, trasforma: è il ponte tra il visibile e l’invisibile, tra ciò che siamo e ciò che possiamo diventare.